Archivio maggio 2006

Il Sole e La Notte Bianca di Como

IlSoleIl Sole, the sun, in inglese. Non avrebbero potuto scegliere un nome migliore e più appropriato per la dinamica ONLUS (Organizzazione Non Lucrativa di Utilità Sociale), divenuta di recente ONG (Organizzazione Non Governativa), che si occupa di adozioni a distanza e progetti di cooperazione internazionale, nata a Como nel 1997 dall’iniziativa della Sig.ra Olivia Piro.

Qualcuno dice che il nome è la cosa più importante per una persona, così lo è per Il Sole e le persone coinvolte in essa come volontari, dal momento che questo nome riflette pienamente l’energia che essi portano con sè nel desiderio di aiutare i bambini di paesi lontani quali l’India, l’Etiopia e il Burkina Faso.

Sono sempre molto occupati, ma non si dimenticano mai di festeggiare i propri successi, pertanto la scorsa settimana hanno organizzato un piccolo party per inaugurare i nuovi uffici a Como, il loro quartier generale operativo, due volte più grande del precedente, ma soprattutto posizionato in un’area più tranquilla e illuminato dalla luce del sole per la maggior parte del giorno, rendendo così più piacevole per i volontari occuparsi del proprio lavoro. Di recente inoltre hanno ricevuto una nuova Jeep Toyota dalla Fondazione Comasca per utilizzarla nelle loro operazioni nel Burkina.

Ora si stanno preparando per una serie di eventi previsti per l’imminente Notte Bianca di Como il 10 giugno.

Occuperanno l’intera Piazza De Gasperi vicino al lago e alla stazione della Funicolare ed intratterranno il pubblico durante l’intera notte. Persino quattro comici del popolare show televisivo italiano Zelig si esibiranno sul palco. Per una intera notte diventerà La Piazza del Sole!

Non vedo l’ora, anche se ci sarà parecchio lavoro da fare come volontario! 🙂

Al momento ci sono due inizative se volete supportarli: l’annuale sottoscrizione a premi che durerà fino al 24 Luglio e la donazione del 5×1000 sulla dichiarazione dei redditi. Potete avere maggiori informazioni visitando il sito de Il Sole.

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Touristech 2006 e Veronafil

TouristechDue giornate intense hanno fatto trascorrere il fine settimana più velocemente del solito. Venerdì ho partecipato all’evento Touristech tenutosi a Villa Erba e ho passato la maggior parte di sabato alla fiera di filatelia e numismatica Veronafil a Verona.

Touristech è il primo evento organizzato da Wireless dedicato alle nuove tecnologie e all’innovazione digitale al servizio dell’intrattenimento culturale e dei servizi di ospitalità per i turisti. Per questo incontro non avrebbero potuto scegliere un posto migliore della stupenda Villa Visconti, immersa nel parco di Villa Erba a Cernobbio. Era da parecchio tempo che non mi capitava di passeggiare in quel parco, sebbene sia spesso a Cernobbio, e non ricordavo che fosse così piacevole e rilassante. Infatti è stata la prima volta che non sono tornato a casa stanco dopo una giornata di presentazioni al contrario di ciò che di solito accade dopo eventi simili organizzati a Milano.

Uno dei moderatori non ha dimenticato di menzionare che lì sono state filmate alcune sequenze del film Hollywoodiano Ocean Twelve. Dopotutto i benefici della presenza di George Clooney nella sua villa a Laglio sembrano essere di maggior valore delle opere di Luchino Visconti…

Le presentazioni sono state tutte interessanti, specialmente per il fatto che la materia trattata costituisce la base per un progetto software sul quale sto lavorando assieme ad un gruppo di persone che ho riunito all’inizio di quest’anno. Sono le persone a fare la differenza in ogni cosa e questo progetto sta prendendo forma proprio grazie a loro. 🙂

Ho incontrato Paolo Conti, giornalista de Il Sole 24 Ore, il brillante moderatore del recente Mobile Force & Office Forum 2006 e abbiamo avuto l’opportunità di parlare un pò del progetto.

Dopo una mattinata di presentazioni da parte di rappresentanti dei principali attori del mercato del turismo in Italia, quali il Touring Club tra gli altri, l’evento si è concluso con una serie di casi di successo di tecnologia mobile applicata alle escursioni fuoriporta, quali la guida su PDA che stanno sperimentando presso il Parco della Villa Reale di Monza e la guida su PDA attualmente in uso presso lo Swiss National Park.

Ho poi trascorso il sabato tra gli innumerevoli piccoli stand di collezionisti di monete e francobolli allestiti in uno degli enormi padiglioni di Verona Fiere. Devo rivelare che ciò ha qualcosa a che fare con il lavoro dietro alla versione PC di EcPc? 😉

La mia attenzione era rivolta alle Euro monete ovviamente e ho avuto l’opportunità di incontrare alcuni utenti del forum italiano LaMoneta.it, ma inaspettatamente sono tornato a casa con una sorpresa altrettanto preziosa: sono riuscito a recuperare la Vespa Verde, l’unico modello di Vespa realizzato per la famosa serie di sorprese Kinder!

Sono venuto a conoscenza di questo particolare oggetto quando ho letto il libro Vroom with a view di Peter Moore e avrò certamente un’altra occasione di scrivere qualcosa in più in merito. 😉

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IComo: Brevetti e Diritti di Proprietà Intellettuale

IComoI brevetti e i diritti di proprietà intellettuale sono stati l’oggetto del seminario organizzato dal centro di ricerca Centro Volta nell’ambito dell’iniziativa IComo: la fabbrica delle idee, un progetto che punta a promuovere l’innovazione tecnologica tra le piccole e medie imprese locali.

Il seminario ha avuto luogo a Villa Olmo, luogo scelto per l’attuale mostra dedicata a Magritte, e si è svolto attraverso una serie di presentazioni da parte di rappresentanti di aziende e di consulenti professionisti coinvolti nella delicata questione della tutela dei diritti di proprietà intellettuale e della valorizzazione dei benefici e del valore aggiunto dei brevetti.

L’attuale tendenza è quella di considerare un brevetto non solo come un buon strumento di protezione legale di una idea aziendale o di un metodo di lavorazione, ma anche come risorsa interna con la quale fare affari, un modo di pensare che gli americani già conoscono molto bene ed utilizzano efficacemente. Testimoni di ciò sono stati i rappresentanti di grosse compagnie quali ABB e Fiat con il proprio CRF (Centro Ricerche Fiat).

Dalla conferenza è emerso chiaramente che valutare la convenienza e l’opportunità di depositare un brevetto è una questione delicata e richiede il supporto di esperti necessari per realizzare una serie di studi e ricerche per poter essere in grado di produrre un brevetto forte, il quale può servire da strumento efficace di tutela, specialmente per le piccole aziende locali che hanno costantemente a che fare col fenomeno della contraffazione di un mercato oramai globalizzato.

Il progetto di innovazione tecnologica nel quale sono attualmente coinvolto, sotto la diretta coordinazione del Centro Volta, sta prendendo in esame queste problematiche e dopo questo seminario sono ancora più convinto dell’opportunità di depositare un brevetto per tutelare il lavoro che stiamo facendo e poi fare affari grazie ad esso, se possibile.

Depositare un brevetto invece di mantenere un segreto industriale all’interno di una azienda ha sia vantaggi che svantaggi. Con un brevetto l’idea viene resa pubblica, ma si rimane tutelati per il numero di anni per i quali si ha intenzione di fare affari con esso. Al contrario, pensate ad esempio alla formula della Coca-Cola. Si dice che non sia stata brevetta e pertanto rimane ancora un segreto industriale.

Il software è una materia ancor più delicata se inserito nelle problematiche della brevettazione, ma questo non è stato oggetto di discussione nel seminario. La Commissione Europea sta ancora dibattendo sui brevetti software e dato che sono considerati un grosso ostacolo all’innovazione, specialmente dai piccoli sviluppatori, vi suggerisco di leggere qualcosa in merito alla campagna NoSoftwarePatents.

Il seminario si è concluso con una presentazione divertente e brillante da parte di un avvocato che ha illustrato ai partecipanti alcuni significativi esempi del modo di lavorare nel nostro Paese rispetto agli Stati Uniti. Sembrano essere pianeti diversi in questa materia specifica, non solo per i numeri coinvolti. 😉

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René Magritte a Como: L’Impero delle Luci

Magritte ComoIl bacio, Il sapore delle lacrime e L’impero delle luci.

Questi sono i tre dipinti di René Magritte che mi hanno colpito di più durante la visita alla mostra che si sta svolgendo in questo periodo a Como. Una mostra che sta ottenendo parecchi commenti positivi sia da parte dei critici che del pubblico, e che probabilmente raggiungerà e poi sorpasserà il numero dei visitatori delle due mostre dedicate a Picasso (77.000 visitatori) e Mirò (70.000) che hanno avuto luogo negli ultimi due anni nelle stesse sale della stupenda Villa Olmo.

Mi è piaciuta davvero e vi raccomando di visitare il sito MagritteComo per avere le corrette indicazioni per poter venire a Como e visitare la mostra. Durerà fino al 16 luglio.

Ho trascorso due ore ammirando tutte le 80 creazioni del Genio Belga e mi sono sentito rilassato ed arricchito quando sono uscito dalla Villa. Ho utilizzato la parola Genio dal momento che egli rifiutava il titolo di “artista”, preferendo quello di “uomo che pensa”, dato che considerava se stesso come qualcuno che comunicava i suoi pensieri attraverso la pittura proprio come altri facevano utilizzando la musica o la scrittura.

Villa Olmo e il suo parco sul lago è il luogo perfetto per ospitare tali opere d’arte surrealiste. All’interno della Villa hanno utilizzato i Dilumo, che sta per Dispositivi luminosi mobili. Sono delle strutture di metallo leggere ricoperte dal tipico telo nero utilizzato nelle scenografie teatrali. Ogni opera è illuminata da fibre ottiche. Si tratta della sola luce attiva nella mostra e contribuisce parecchio all’atmosfera di mistero che si avverte lungo il percorso.

Ho letto alcune cose interessanti sulla vita di Magritte e in particolare ricordo che egli amava invitare gruppi di amici per mostrar loro gli ultimi dipinti e giocare al “gioco del titolo” per poterne scegliere il titolo. 🙂

Peccato che le audioguide che si possono utilizzare lungo il percorso della mostra commentino solamente 22 delle 80 opere. Probabilmente non mi farò sfuggire l’occasione di visitarla una seconda volta, magari accompagnato da una vera guida! 😉

Secondo me, le tecnologie mobili potrebbero essere davvero utili in questo tipo di eventi ed infatti questo è l’oggetto di un progetto al quale sto lavorando dallo scorso anno. Presto avrete maggiori notizie in merito.

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