Aspettavo da tempo l’uscita del libro di Beppe Grillo perchè sono stato anch’io uno “schiavo moderno“, un lavoratore sottopagato, senza garanzie contrattuali e alla mercè di superiori che facevano della propria arroganza l’unico mezzo per farsi ascoltare.
L’iniziativa di Grillo è nata per dare voce alle storie di più di 400 giovani lavoratori, spesso laureati, che non sembrano vere tale è il livello di umiliazione in molti casi. 😯
Il libro è ben strutturato in diverse sezioni che affrontano problemi che vanno dal lavoro nero alle partite IVA “forzate”, dalla fuga di cervelli al mobbing da parte dei superiori.
Testimonianze del genere non dipingono certo un bel quadro del mercato del lavoro in Italia.
Dicono che critica di più il proprio Paese proprio chi lo ama di più, e gli italiani sono piuttosto bravi in questo ;), ma la situazione reale è davvero grave, da Reset come dice Grillo!
Iniziative come questa non solo aiutano a dar voce a una generazione di giovani precari ma anche a scatenare una reazione in grado di cambiare le cose.
Grande Beppe, continua così! 😉
#1 di Dario il maggio 27, 2007 - 10:29
attenzione: Beppe Grillo è stato ripudiato dal sistema televisivo del potere non tanto per il suo idealismo, ma più probabilmente perché la sua fetta di potere fuori dai precedenti schemi di controllo (basata nel suo caso sulla contestazione demagogica, dell’antiglobalizzazione qualunquistica e rivendicata a furor di popolo) stava diventando troppo grossa e pericolosa nei centri di “potere” in vigore in quegli anni, ma ATTENZIONE: ogni lotta di Grillo sembra finalizzata a farlo salire lungo la scala dello stesso potere che lui contesta. Grillo desidera sostituirsi ai potenti per sfrenata ambizione ed in questo è avido, molto avido e demagico, molto demagocico (che quindi è forse peggio perché fa leva sul lato bambino di ognuno di noi, quello istintivo, emotivo, irrazionale, che è il tipo di potere distruttivo incontrollato di chi scatena una “rivoluzione” per assestarsi nei gangli del potere quando questa ne abbia cancellato i precedenti detentori. Quella spinta, energia, che si esprime con il verbo “volere” e che piange e si dispera se non viene soddisfatto, non tanto per reale bisogno, ma più per interessato, di Grillo, capriccio). non permettere che il proprio, legittimo, malumore, la propria istintiva rabbia prenda il sopravvento è ruolo dell’altra metà di noi: di quella razionale, normativa, legata alla figura “genitoriale” che ognuno ha in sè. Solo il giusto equilibrio tra queste due spinte dà persone adulte e pienamente espresse, come un buon vino vecchio e di struttura, equilibrato e complesso che ha i tannini assorbiti dalla botte che lo ha invecchiato e la freschezza degli acidi che l’uva gli ha regalato per una perfetta armonia di sfumature contrastanti.
perché Grillo non parla della centrali elettriche italiane che inquinano di più di quelle di qualunque altro paese europeo perchè bruciano carbone e non sono nucleari?! perché non parla della stupida miopia e demagogico populismo di chi ha fatto firmare quel referendum, adesso che abbiamo il paese meno evoluto d’europa? perché non dice grillo che i pannelli solari che si è installto in casa, sebbene qui, a casa sua e nel suo paese, gli permettano di risparmiare denaro ed energia sono stati costruiti nel sud est asiatico con processi che inquinano i mari e sterminano flora e fauna su aree estesissime e con devastazioni enormi? e, se anche adesso lo sa, li ha tolti dal suo tetto di casa per pudore e coerenza, o se li tiene per risparmiare i 100€ di bollette che i suoi faretti alogeni consumeranno tutti i santi giorni?
non fatevi imbonire è solo un ricco furbacchione.
#2 di marina il maggio 28, 2007 - 8:28
:.(
La cosa peggiore è che dentro abbiamo un milione di idee buone che potrebbero essere realizzate o almeno prese in considerazione, abbiamo molte qualità, capacità e qualifiche che vengono fondamentalment ignorate.
Che tristezza! Che tristezza trovarsi durante uno stage di master a fare delle cose che potrebbe fare un diplomato! Non imparerò nulla, neppure stavolta, e mi toccherà ingoiare ancora fiele. Non ho parole.
#3 di Dario il maggio 29, 2007 - 10:25
in Italia ci sono:
– 1.314 aziende sopra i 500 dipendenti
– 8.739 aziende tra i 100 e i 500 dipendenti
– 13.757 aziende tra i 50 e i 100 dipendenti
– circa 53mila aziende tra i 20 e i 50 dipendenti
– circa 131mila aziende tra i 10 e i 20 dipendenti
(fonte IDC di ottobre 2006)
…quanti curriculum spediamo in media ?
#4 di Albegor il giugno 2, 2007 - 1:30
Dario,
mi è piaciuta un sacco la metafora del buon vino per spiegare il concetto del raggiungimento di equilibrio e armonia in una persona adulta. 🙂
Rispetto la tua opinione su Grillo ma non la condivido. A me piace quando tratta di temi sociali come quello degli “schiavi moderni”. Per questo seguo il suo blog.
Secondo me da buoni italiani si può fare TANTO anche con POCO… vista la situazione c’è solo da rimboccarsi le maniche!