Riflessione di Fine Anno


WaiterPCSo che con questo aggiornamento sto infrangendo la promessa che ho fatto in quello precedente, ma era previsto da lungo tempo per essere pubblicato come riflessione di fine anno. Dopotutto questo potrebbe essere un esempio degli aspetti positivi e negativi dell’essere uno sviluppatore indipendente di software che segue il motto “è pronto quando è pronto”. 😉

Il 2004 è stato un anno particolare, con alcuni cambiamenti nella mia vita privata e piuttosto differente da ciò che avevo pianificato all’inizio, perciò non può finire senza alcune considerazioni circa l’intenso lavoro come cameriere durante gli ultimi mesi. Ho beneficiato di questa esperienza in molti modi, ben oltre ciò che le persone potrebbero pensare, specialmente quelle che non leggono il blog. 😉

Questo è stato un articolo pubblicato sul quotidiano locale La Provincia circa una cena di beneficenza tenutasi a Villa d’Este lo scorso novembre. Io lavorai volontariamente per tale cena ma non mi piacquero affatto alcune delle cose che vidi e il tono dell’articolo, perciò scrissi una prima lettera al direttore del giornale pubblicata nella rubrica dallo stesso nome. La lettera era ironica e con lo scopo di proporre ai lettori una riflessione, ma non fu apprezzata, per non dire altro, da alcuni colleghi, i quali si sentirono coinvolti in qualche maniera, pertanto dovetti scrivere una seconda lettera per chiarire il mio punto di vista. Fortunatamente qualcuno colse il punto e la discussione proseguì con una lettera di Luciano Forni, ex-senatore, e con altre da alcuni lettori qui, e qui.

Ho ricevuto dei complimenti per il coraggio nello scrivere una cosa del genere, ma sono anche stato sorpreso dalle malelingue di alcuni colleghi, persone abituate ad accettare compromessi per poter lavorare, pensano sempre ai soldi (o alla mancanza di essi) oppure non hanno abbastanza neuroni per poter distinguere l’ironia dall’accusa. La mia lettera era una riflessione generale sull’ipocrisia del mondo moderno, il che è ancor più attuale se si considera cosa è successo con l’Incredibile Maremoto nel Sud Est Asiatico, il cosiddetto terzo mondo…

Concludo questo aggiornamento con una frase ispirata dal direttore di un ristorante per il quale ho lavorato questa estate, un amico di lunga data, brillante e sempre occupato a mantenere le sue vecchie abitudini e il suo stile di vita: secondo lui gli italiani devono tornare a fare lavori umili come un tempo, in particolare i giovani con una laurea e la “puzza sotto il naso”.

Quant’è vero posso dire e ho apprezzato ancor di più le sue parole dato che si stava riferendo a me come esempio di buon lavoratore.

Chiudo con la frase che ricordo dal film La Vita è Bella di Roberto Benigni, detta al cameriere-Guido (Benigni) da suo Zio:

Tu stai servendo, però non sei un servo. Servire è l’arte suprema, Dio è il primo servitore. Dio serve gli uomini, ma non è loro servo!

Al lavoro ora, “le grand cirque” del mondo deve andare avanti! 🙂

Aggiornamento: ironia nell’ironia, se avrete la pazienza di leggere le mie due lettere, date un’occhiata a cosa dice l’oroscopo in fondo alla pagina, io sono del Leone. 😉

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