“Ma perchè lo fai?” mi ha chiesto qualche tempo fa un amico riferendosi al blog.
Mi è rimasto impresso perché l’ha detto con un tono e gli occhi sgranati che sottointendevano qualcosa di più simile a “Ma perché diavolo perdi tempo a scrivere un blog?“.
Mi ha sorpreso anche perchè l’amico in questione è un laureando in robotica e quindi ha una certa dimestichezza con gli strumenti informatici. 😉
Mi ha fatto quella domanda forse perché non capiva perché uno senta il bisogno di raccontare qualcosa di sè a chiunque capiti di leggere il blog, o forse non gli sembrava un qualcosa di giustificato dal momento che nessuno mi paga per il tempo che dedico al blog.
Mi sono posto la stessa domanda e credo che la risposta sia di due tipi: da un lato un qualcosa che serve a me per fissare nel tempo i ricordi e fare il punto dei progressi sui miei progetti, dall’altro c’é un’esigenza naturale di comunicare, o semplicemente intrattenere chiunque si fermi a leggere queste righe.
La gratificazione poi avviene quando qualcuno mi dice di aver letto il blog e di averne apprezzato il contenuto. In quell’istante un sorriso da parte di un amico o di una persona che conosco appena va ben oltre qualsiasi remunerazione pecuniaria.
Di recente ho studiato la migliore piattaforma software su cui trasferire il blog e ho scelto WordPress dopo aver letto il libro Building Online Communities With Drupal, phpBB, and WordPress. Ho installato WordPress sul mio spazio web ed ho iniziato a popolare il database di contenuti iniziando dal primo post che ho scritto il 16 Luglio 2003 in occasione del lancio di Ecpc.
Dopo più di 220 post inseriti ecco il risultato in anteprima: blog.albegor.com
Ci vorrà ancora un pò di tempo per completare la migrazione e personalizzare la grafica, ma ho già ricevuto dei commenti positivi sul risultato e sembra che il tema grafico che ho scelto piaccia.
E’ stato davvero strano rileggere tutti i vecchi post mentre li trasferivo. Ho notato io stesso un modo diverso di scrivere e di pormi nei confronti dei lettori nel tempo. E’ stato come una sorta di verifica di una crescita personale.
Un’altra cosa che secondo me costituisce un motivo più che valido per tenere un blog. 🙂