Lucca è una città magica: ho già scritto questa frase quando la visitai per la prima volta l’anno scorso durante il Vespatour.
Quest’anno l’occasione di tornare a Lucca è arrivata grazie a Lu.Be.C 2007, l’evento dedicato al binomio ICT e beni culturali organizzato dalla Fondazione Promo P.A. presso il Real Collegio.
Un binomio che però non è ancora esattamente un connubio in Italia: ho avuto l’impressione che i rappresentanti della Pubblica Amministrazione che gestiscono il patrimonio culturale e i privati che offrono i cosiddetti servizi aggiuntivi, troppo spesso parlino linguaggi diversi.
E’ un difetto innato degli ingegneri informatici realizzare cose che solo loro sono in grado di utilizzare, e secondo me questa è la barriera più evidente nel tentativo di dialogo tra le due parti.
Noi ci proviamo con i-muse: la tecnologia, nel nostro caso palmari e Rfid, è solo uno strumento.
Quel che conta è che il servizio offerto sia di qualità e il visitatore lo trovi di valore.
In tal senso ho apprezzato i brillanti interventi di Andrea Granelli, consigliere del Ministro per i beni culturali e di Ilaria D’Uva di D’Uva Workshop.
Chissà se il prossimo anno al Lu.Be.C potremo raccontare di qualche progresso in direzione di questo connubio proprio grazie a i-muse. 😉