Archivio per la categoria i-muse
Togunà Interactive è morta
Togunà Interactive è morta, cancellata definitivamente dal registro delle imprese di Como.
Un insignificante -1 per le statistiche delle imprese che chiudono e 5 persone che sono andate ognuna per la propria strada.
Tre anni fa ne celebravo la nascita, pieno di speranze per il futuro.
L’idea era buona, qualcuno diceva, ma un’idea è nulla senza un’esecuzione altrettanto buona, come sa bene chi prova ad avviare una startup tecnologica.
Mi ero impegnato a tempo pieno in questa avventura e sicuramente ho commesso degli errori, a partire dalla scelta dei soci coi quali fondare la società.
Ed è proprio su questo tema che vorrei condividere una serie di consigli basati sulla mia esperienza, sperando possano essere utili ad altri startupper.
Ne ho letti tanti di decaloghi che abbracciano i diversi aspetti della vita di una startup, dalla costituzione agli impegni finanziari.
Questo è dunque focalizzato sul rapporto coi soci:
- La “chimica”: assicuratevi che ci sia tra voi e i vostri compagni di avventura. Si tratta di quella sensazione che nasce dal brivido positivo di una stretta di mano e ti fa sentire bene in compagnia di una persona. Nel mio caso non c’era fin dall’inizio con due dei miei quattro soci, con le dovute conseguenze negative.
- Psicologia del denaro: il denaro è uno strumento importante, da gestire con consapevolezza e senza pregiudizi. Parlarne fin dall’inizio coi futuri soci è utile per cogliere segnali quali una paura eccessiva di doversi indebitare, o l’intenzione di voler far tutto senza spendere un centesimo. Sono segnali di uno scorretto approccio all’uso del denaro che serve per avviare una startup, in genere molto poco per una startup che fa software. Io ho sottovalutato questi segnali da parte del socio che, sulla carta, aveva più competenze in materia.
- Penali nei patti: può sembrare fastidioso, ma se dovete siglare dei patti parasociali che impegnino i soci a dare il proprio contributo di tempo alla startup, è meglio quantificare e fissare delle penali, anche pecuniarie, nel caso gli accordi non vengano rispettati. Noi non l’abbiamo fatto, rendendo di fatto inutili i patti.
- Competenze complementari: credevo che fosse importante avere soci con competenze diverse e avevamo messo in evidenza la cosa sul nostro sito e nelle presentazioni del team. In effetti lo è, ma non quando lo sono in maniera netta, senza un minimo di sovrapposizione. Nel mio caso nessuno dei miei quattro soci usava smartphone o PDA e pertanto dipendevano da me anche per le questioni tecniche più spicciole.
- Lavoro a distanza: si possono fare grandi cose anche se si lavora senza contatto fisico, certo, ma credo che le cose migliori avvengano quando questo contatto c’è stato e si è consolidato in passato. Un contatto che nel nostro caso non è stato raggiunto (o voluto) anche quando abbiamo preso in affitto un ufficio che l’avrebbe consentito.
- Spocchiosità: si parte con umiltà in una startup, e la spocchia rappresenta l’atteggiamento diametralmente opposto. Dopo aver creato un prodotto che piaceva, quando discutevo delle soluzioni dei concorrenti, prevalevano frasi e atteggiamenti spocchiosi nei commenti dei soci. Intanto gli altri fatturavano e noi stavamo a guardare.
- Dietrologia: avere nella compagine sociale “esperti” di dietrologia fa solo male e annichilisce lo spirito d’iniziativa. Gli scenari in una startup si fanno solo al futuro, non al passato, magari rimarcando gli errori fatti per ripicca o sadismo personale.
- Riunioni: sono più efficaci se brevi e pianificate all’inizio della settimana lavorativa. Noi facevamo riunioni fiume il giovedì sera o il venerdì, unico momento possibile per gli impegni lavorativi dei miei soci. La settimana era praticamente finita, e il weekend, nel quale ovviamente nessuno preferiva essere disturbato, era alle porte. Ricordo che un consulente esperto col quale avevo parlato del nostro modo di fare riunioni, l’aveva ironicamente definito come il “circolo del bridge”.
- Sindrome del Palio di Siena: così l’ha definita un giornalista italiano che segue il mondo delle startup. E’ una malattia tipicamente italiana che si verifica quando l’obiettivo diventa “va bene perdere, l’importante è che tu non vinca”, ad esempio nello scontro tra soci. Non c’è cura a questo virus. Probabilmente nasce da un sentimento di gelosia negativo (perché c’è anche quello positivo che ti spinge a fare meglio).
- Mentore: poter contare sulla figura di un mentore, vale a dire una persona di esperienza, al di sopra delle parti e rispettata da tutti i soci, è tra le cose più importanti per una startup. E’ anche tra le più difficili da trovare, perciò tenete le “antenne” attive fin dall’inizio per individuarla tra le persone che conoscete o che incontrate. Io ho trovato un mentore troppo tardi, quando ormai le cose andavano male, ma è stato importante lo stesso.
Spero siano consigli utili. Quanto al mio caso specifico, forse ci vorrebbe un libro per raccontare l’intera vicenda dalla quale sono scaturiti.
Se siete in dubbio sulla scelta dei soci, piuttosto che rischiare che la mediocrità si faccia strada nella vostra compagine sociale, il mio consiglio è: partite da soli e dedicatevi al vostro progetto.
FATE, e dato che il talento attrae talento, troverete sicuramente soci migliori lungo la strada.
Il Nuovo Sito di i-muse
L’avventura imprenditoriale nata con i-muse prosegue.
Dal serrato lavoro degli ultimi mesi provengono il nuovo sito web, lanciato in lingua italiana e inglese, la prima newsletter informativa, e una serie di attività che hanno avuto una decisa accelerazione grazie al lavoro della nuova assistente al marketing, Francesca, persona brillante e che ottiene risultati, con la quale condivido quotidianamente l’ufficio a Como.
Parallelamente, lo sviluppo della piattaforma sta attraversando un altro importante passo: stiamo lavorando su i-muse Creator, il content management system di i-muse, lo strumento che consente di creare tour per la videoguida in maniera visuale, assemblando e sincronizzando i contenuti audio-visivi. Un software che mi ha riservato una serie di sfide tecniche non indifferenti durante la sua costruzione.
Contento delle sfide superate, dopo la pausa estiva credo ci attenda un periodo molto intenso.
E’ davvero complicato spiegare quanto sia difficile fare startup, specialmente in Italia e in questo periodo di crisi: armati di buona volontà e pazienza è il momento giusto per costruire e avere fiducia nel futuro.
Intanto ci godiamo un pò di sana pausa estiva per ricaricare le batterie, fisiche e mentali! 🙂
i-muse al Master in Brand dei Sistemi Territoriali
Come lo scorso anno, sono stato invitato a presentare i-muse agli studenti del master in Brand dei Sistemi Territoriali organizzato dal POLI.design.
Quest’anno sono andato insieme a Francesca, la nostra nuova assistente al marketing e, come ha detto lei, siamo tornati arrabbiati! 😈
Inteso in senso positivo però: gli studenti si sono dimostrati entusiasti nel provare dal vivo uno strumento facile da usare e che potenzialmente rappresenta l’anello mancante tra le moderne tecnologie mobili e la fruizione di contenuti multimediali preparati da professionisti.
Veicolare questo messaggio a chi deve decidere se far partire progetti innovativi presso la propria struttura espositiva è un’altra sfida non da poco.
Da questo contrasto nasce l’arrabbiatura, per così dire.. sarà senza dubbio uno sprone per far meglio dal punto di vista della comunicazione verso i potenziali clienti.
L’accessibilità è stato un altro tema di discussione con gli studenti: i-muse dispone di una serie di opzioni che rendono l’applicazione accessibile a non udenti e ipovedenti.
Conclusa questa occasione di intervento siamo tornati al lavoro in preparazione del lancio delle novità su cui stiamo lavorando dietro le quinte da tempo: la prima è il nuovo sito web di i-muse, da poco online nella versione in italiano! 😀
i-muse a Touristech 2008
Fare una presentazione efficace non è mai banale e Guido ce l’ha fatta presentando i-muse al Touristech 2008! 🙂
Il 28 novembre, nella Sala Affreschi di Palazzo Isimbardi a Milano, si è tenuta la terza edizione del convegno organizzato da Wireless e dedicato alle tecnologie innovative per il turismo.
Gli interventi sono stati quasi tutti interessanti, ognuno focalizzato su un diverso strumento informatico: dalle piattaforme di servizi su cellulare in stile web 2.0 ai portali di aggregazione per settori specifici come la vela, dai podcast recitati per percorsi cittadini fino ad i-muse, la nostra piattaforma di videoguida che ha l’obiettivo di rendere la tecnologia su cui si basa talmente trasparente che l’utente possa vedere solo una cosa: contenuti di qualità!
Obiettivo non facile da dimostrare di aver raggiunto, come è emerso dal dibattito al convegno: l’unica è provarla di persona e Guido l’ha spiegato parlando del progetto di installazione di i-muse presso Villa Bernasconi a Cernobbio e dei possibili sviluppi successivi.
A Berlino per l’iPhone Tech Talk World Tour
La Mela mi ha affascinato! 🙂
Nei giorni scorsi sono volato a Berlino per partecipare alla conferenza dedicata agli sviluppatori su iPhone che si è tenuta il 10 novembre alla Freie Universität.
L’iPhone è il primo obiettivo dell’estensione della piattaforma di videoguida, pertanto non potevo mancare all’evento che mi ha anche dato l’opportunità di visitare per la prima volta la capitale tedesca.
Da appassionato di videogiochi ambientati nella Seconda Guerra Mondiale, ho attaccato o difeso Berlino un sacco di volte sui campi di battaglia virtuali. Forse è per questo che avevo una sorta di timore reverenziale nei confronti di Berlino all’inizio, oltre che per la mia ignoranza della lingua tedesca. 😉
Poi però passeggiando per la città, da solo o in compagnia di Laura e Fawzi, amici ricercatori che avevo conosciuto a Toronto durante l’ICHIM 07, la sensazione è cambiata: è una metropoli molto vivibile, con piste ciclabili, trasporti efficienti, poco inquinamento e tante storie da raccontare: dai resti del Muro alle sculture di cioccolato di Fassbender&Rausch (nella foto c’è il loro inaffondabile Titanic di cioccolato!).
Laura e Fawzi non solo mi hanno ospitato in questa mia prima sortita a Berlino, ma mi hanno anche fatto apprezzare la città, cucina tedesca e siriana comprese: grazie davvero! 😀
I contenuti dell’iPhone Tech Talk sono stati interessanti anche se necessariamente poco approfonditi. Due dei relatori erano italiani, per cui è stato abbastanza facile entrare in contatto con loro e parlargli di i-muse.
E ora a mordicchiare l’SDK del telefono della Mela, che pare proprio il dispositivo ideale sul quale i-muse dovrà girare!
Villa Bernasconi: Una Villa Interattiva
Il 23 e 24 ottobre sono stato nella magica Lucca con il team di Togunà per partecipare a Lu.Be.C. 2008, l’evento di riferimento in Italia per la tecnologia applicata al settore dei beni culturali.
Eravamo sia tra i 40 espositori con uno stand, che tra i relatori nel convegno pomeridiano dedicato ai casi di partenariato tra pubblico e privato: l’occasione ideale per presentare il progetto di installazione di i-muse a Villa Bernasconi, la splendida villa Liberty di Cernobbio appena ristrutturata.
Insieme al Sindaco di Cernobbio, Simona Saladini, Guido è intervenuto per mostrare una demo di i-muse con i primi contenuti realizzati per la villa, speakerati impeccabilmente in italiano (grazie Melania!). 🙂
Al termine dei due giorni a Lucca ho visto il team davvero galvanizzato, una soddisfazione che ripaga delle fatiche fatte finora per tessere pian piano la tela che regge la startup in cerca di clienti.
Un grazie va allo staff di PromoPA che ha organizzato l’evento, in particolare alle pazienti Francesca Velani, Diana Lomas e Silvia Doberti! 😉
Simpatici erano i pannelli e desk espositivi fatti interamente di cartone ed emozionante il concerto all’Auditorium di San Romano con spettacolari effetti di luce curati da Son et Lumière.
Togunà ai Percorsi dell’Innovazione di SMAU 2008
Interviste, articoli, amici, curiosi, potenziali partner e investitori: di tutto è passato dal nostro stand nei Percorsi dell’Innovazione durante le quattro giornate di Smau 2008!
Stanchi ma soddisfatti, grazie anche a Emil Abirascid, che ha curato la quarta edizione dei Percorsi e ci ha portato direttamente allo stand giornalisti e reporter, con questi risultati: intervista di Paolo al TG2 e per Blogosfere, intervista di Guido su Markom.tv, mia intervista su Radio24, articolo su il Giornale, un altro sull’inserto Lombardia de il Sole24ore e citazione su Nova24.
Sono contento che ci sia stata questa attenzione nei confronti delle startup, fatte di giovani che si mettono in gioco per cambiare le cose!
E ora ci aspetta il Lu.Be.C. a Lucca, dove presenteremo un nuovo progetto nella sessione pomeridiana.
Anche a Lu.Be.C. avremo uno stand dove Chiara – la guida virtuale, potrà mostrarsi senza veli agli specialisti della valorizzazione dei beni culturali! 😉
Innovation Circus a Milano
Il centro di Milano è stato travolto dagli eventi di Innovation Circus per una intera settimana: talk show, presentazioni, mostre e laboratori interattivi sul tema dell’innovazione per tutti.
Con un tema come questo i-muse non poteva mancare!
Abbiamo avuto l’occasione di parlare della videoguida in due occasioni: durante il talk show sull’innovazione nel turismo che si è tenuto all’Ottagono, al centro della Galleria Vittorio Emanuele, e durante Milano in Progress a Palazzo Giureconsulti, una maratona di presentazioni delle imprese creative e innovative locali.
All’Ottagono c’era tutto il team di Togunà e Guido, durante il suo intervento, ha mostrato al pubblico i video e le animazioni più belle di i-muse.
Paolo ha replicato la presentazione a Palazzo Giureconsulti in appena 5 minuti scanditi da un gong virtuale.
Ora siamo pronti per il prossimo evento: siamo espositori a Smau 2008, all’interno dei Percorsi dell’Innovazione, stand P18. Venite a trovarci! 🙂
Nuovo Ufficio per Togunà
Dopo quasi due anni trascorsi lavorando negli spazi che l’Acceleratore d’Impresa del Politecnico di Milano ci aveva messo a disposizione, da settembre ci siamo trasferiti in un nuovo ufficio: sempre a Como, a due passi dall’Università, spazioso e a costi compatibili con quelli di una startup. 🙂
Condividiamo i nuovi spazi con altre due aziende del settore ICT, Oplà ed Ennova Research, e continuiamo a mantenere l’ottimo rapporto che si è creato con lo staff dell’Acceleratore.
Sono contento non solo perchè ci siamo divertiti a fare gli imbianchini (la foto si spiega da sola! ;)) e gli arredatori, ma soprattutto perchè si abbatte finalmente una barriera che limitava la comunicazione interna del team.
Potersi vedere di persona tutti i giorni, o quasi, senza dubbio servirà ad accelerare i processi decisionali e a fare più cose insieme.
Tutto questo in vista di un ottobre pieno di eventi importanti: Innovation Circus, SMAU e Lu.Be.C..
L’avventura di Togunà continua dal nuovo ufficio!
Intervista su Windows Mobile Italy
Il portale Windows Mobile Italy ha pubblicato una intervista sulla nostra avventura imprenditoriale.
Diego Magnani, caporedattore del sito, inaugura così la sezione dedicata alle interviste con una serie di domande e risposte su Togunà e i-muse.
Conosco Diego dai tempi in cui curava la rivista Il mio palmare, pertanto mi ha presentato nell’intervista accennando a Euro Coins Pocket Collector, il primo software che ho realizzato per piattaforma Pocket PC.
Da allora i dispositivi mobili con sistema operativo di casa Microsoft hanno conquistato una buona fetta del mercato, soprattutto quelli convergenti con funzioni telefoniche, e la piattaforma ha cambiato nome in Windows Mobile.
Le novità in questo mondo non mancano di certo e Diego ha tutta l’esperienza per raccontarle ai lettori in maniera accattivante. Un in bocca al lupo quindi a Diego per la sua avventura editoriale. 🙂
Buona lettura dell’intervista!