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i-muse Protagonista su EspansioneTV
20 minuti in TV sono davvero volati! 😀
Siamo stati ospiti a ZeroTreUno, la rubrica quotidiana dell’emittente locale EspansioneTV, per presentare il progetto al quale stiamo lavorando, i-muse, la guida su palmare per musei ed eventi d’arte.
Elda De Mattei, la conduttrice, ci ha messo a nostro agio e ci ha consentito di illustrare il progetto nei suoi diversi aspetti, da quello tecnologico a quello grafico e contenutistico, un argomento per ciascuno.
Sebbene avessimo voluto dire di più siamo stati molto contenti del risultato finale. 🙂
Per me non è stata la prima volta in TV, dato che ero stato alla trasmissione Netcafè su Telelombardia nel 2003 dopo aver vinto un premio per Ecpc, software per i collezionisti di Euro monete, ma questa volta non ero da solo.
Il messaggio è arrivato dunque: abbiamo un prodotto vincente, tra poco pronto per il mercato.
Flavio Oreglio a Como per Il Sole
Esiste qualcosa di meglio che fare del bene divertendosi? 🙂
Non credo proprio, visti i tempi che corrono, ma è esattamente quel che succederà domenica sera se verrete al Teatro Sociale di Como dove Flavio Oreglio, il mitico poeta catartico di Zelig, si esibirà in uno spettacolo musicale i cui proventi saranno devoluti a Il Sole, la Onlus comasca che si occupa di adozioni a distanza e progetti di cooperazione internazionale.
Il loro progetto Fiori che Rinascono, nato per fornire supporto psicologico alle bambine vittime di violenza sessuale di Addis Abeba in Etiopia, sta vivendo un momento di difficoltà a causa della situazione critica nell’area e credo che Flavio ne parlerà durante lo show. Un motivo in più per contribuire a un progetto così delicato passando una serata speciale, non solo diversa.
I biglietti vanno da 25 a 10 Euro.
La signora Olivia Piro, presidente de Il Sole, ieri sera mi ha detto che sogna il teatro pieno… diamole una mano a realizzarlo! 😉
Mens Sana In Corpore Sano alla Palestra 100
La sapevano lunga i romani a proposito della ricerca dell’armonia tra mente e corpo al fine di stare in forma e sentirsi attivi e vitali. Perché quindi non provare a dare ascolto ai nostri saggi antenati? 😉
Mi mancava davvero questo tipo di armonia, ma da quando ho provato ad andare in palestra per rimettere in sesto la mia schiena provata dalle lunghe ore passate lavorando al PC, ho capito veramente il senso di quella frase.
Ultimamente è stato grazie alla Palestra 100 che ho capito quanto un ambiente gradevole possa rendere l’allenamento fisico ancora più piacevole.
I tre mesi che ho fatto in palestra prima di partire per il Vespatour mi sono serviti tantissimo per affrontare un viaggio così intenso e spesso faticoso.
Mi sento quindi di ringraziare le persone che hanno reso l’esperienza in palestra piacevole. Da Angelo Sguazzero, il direttore della palestra, ex-centometrista e preparatore atletico di varie squadre di calcio di Serie A, che con il suo interesse per la psicologia applicata agli allenamenti mi ha sorpreso su cose che pochi trainer prendono in considerazione.
Poi grazie a sua figlia Silvia, ex-campionessa di danza e a Elisa ho imparato a fare stretching respirando correttamente, cosa che è diventata una buona abitudine mattutina. Per non parlare degli altri trainer e della fantastica area SPA (Salus per aquam), un vero paradiso del relax. Se non basta l’idromassaggio, la sauna e il bagno turco ci sono Veronica e Tania, due massaggiatrici capaci di sciogliervi la schiena! 
Non sarà di certo la palestra più a buon mercato di Como, ma ne vale la pena secondo me.
Queste non sono parole scritte per convenienza o secondi fini, il mio vuole essere un apprezzamento per una realtà in cui mi trovo bene, percui ben venga se questo post servirà a promuovere la palestra.
A loro ho mandato una delle uniche due cartoline (l’altra è più personale) che ho scritto e spedito durante il Vespatour, proprio per ringraziarli per avermi fatto capire cosa significhi Mens sana in corpore sano.
Pensierino di Fine Anno 2006
Scritto da Albegor in Como, i-muse, Net-Tailor il dicembre 31, 2006
Tirare le somme di un anno intero?
365 giorni vissuti più pericolosamente di quanto abbia mai fatto? 😯
Beh, di cose ne son successe tante: la svolta nel lavoro sul progetto che ora si chiama i-muse grazie alle due persone che ho messo in allerta con un semplice SMS lo scorso Capodanno, il lavoro intenso sul progetto di innovazione Net-Tailor della Sartoria Orefice, il Vespatour, il viaggio estivo in solitaria in Vespa per l’Italia che mi ha aperto gli occhi sulle bellezze del nostro Paese, alcuni libri che mi hanno cambiato – non perchè sono miracolosi, ma perchè li ho letti mentre ero disposto a cambiare -, la sofferenza per un affare di cuore…
Il tutto mentre ancora facevo il cameriere in un locale il cui proprietario ha avuto la gentilezza di cacciarmi dopo una serata apocalittica, senza appello e come se fossi l’ultimo arrivato. Sgarbo che ho saputo perdonare ma non dimenticare, perchè è stato un lavoro che mi ha dato molto di più di quello che appare a chi lo guarda con occhi da benpensante. 🙄
Insomma, un sacco di cose che mi han fatto crescere. E più penso a dove sono ora e più sono convinto che nulla sarebbe potuto accadere se non fossi stato coinvolto nel progetto della Sartoria Orefice e non avessi trovato delle persone così squisite con cui confrontarmi e lavorare su un delicato progetto di innovazione che ora viene preso come caso di studio, un progetto che mi ha fatto crescere sia professionalmente che umanamente.
Come sempre è una combinazione di fattori positivi che produce l’eccellenza, mentre ne basta solo uno negativo per scatenare la legge di Murphy! 😉
Anche l’anno scorso avevo scritto un Pensierino di Fine Anno 2005, ma non l’avevo pubblicato, sintomo di un periodo non troppo felice. Lo faccio ora sul nuovo blog dato che l’ho recuperato tra gli appunti. Vi invito a leggerlo perché è ancora attualissimo, purtroppo.
Buon 2007, l’anno del maiale! 😀
Ci Hanno Incubato!
Ok, è una brutta espressione che può dare adito a battutacce a non finire, ma per noi tre, me, Luca e Guido, premiati alla recente Startcup 2006, la competizione regionale per l’avvio di impresa, il significato è privo di equivoci imbarazzanti: oltre al contributo in denaro della Camera di Commercio di Como, il nostro vero obiettivo era l’incubazione! 🙂
Siamo ora infatti ospitati (incubati!) presso l’Acceleratore di impresa del Polo Regionale di Como del Politecnico di Milano.
Abbiamo finalmente un ufficio, al terzo piano della palazzina in Piazzale Gerbetto, nel quale possiamo continuare a lavorare sul progetto che finora abbiamo portato avanti con il solo nostro entusiasmo e buona volontà, puntando fin dall’inizio ad un risultato di eccellenza.
L’ufficio è ormai pienamente operativo da un punto di vista tecnico, mentre abbiamo ancora parecchio margine di miglioramento per quanto riguarda l’arredamento, soprattutto dopo aver visto come hanno arredato il proprio spazio le ragazze di Ciren e Urbano Creativo, neo-incubate al secondo piano.
Avremmo proprio bisogno del tocco femminile per questo! 
Il Professor Negrini, che ci ha premiato alla Startcup, ha detto che questo è stato il suo ufficio prima che si trasferisse nell’edificio del Politecnico in via Anzani. Un vero onore data la stima che ho nei suoi confronti.
Durante la riunione che ha raccolto i nuovi incubati ha usato un’espressione molto motivante: “Ora voi siete imprenditori!” ci ha detto.
Personalmente conto parecchio sul network di competenze che si puó instaurare tra la decina di startup attualmente incubate a Como ed in effetti è un vero piacere poter discutere e confrontarsi con altre realtà dello stesso settore. Da questi confronti possono nascere opportunitá interessanti.
Dopo la pizzata serale con Luca e Guido in occasione della nostra prima riunione nell’ufficio, come vedete dalla foto, e il solito tè delle 5 in punto con i MetalC al terzo piano, possiamo dire che venire incubati non è una affatto brutta cosa! 😛
Ma Che Roba E’?
Se siete giunti qui blog per la prima volta grazie al volantino che ho distribuito in questi giorni vuol dire che ha funzionato! 💡
Ha incuriosito chi l’ha notato al punto di andare su Internet per vedere di cosa si trattasse veramente.
La grafica finale del volantino è il frutto dei suggerimenti di alcuni amici e lega i tre elementi che compongono il mio logo con gli argomenti di cui tratta il blog: la mano stilizzata ispirata al dipinto della Creazione di Michelangelo visibile sulla volta della Cappella Sistina rappresenta la passione per la creatività in tutte le sue forme, la saetta ha la forma del Lago di Como dato che mi piace trattare di argomenti che riguardano la mia città, mentre al disco sono abbinate alcune delle sigle di cui la tecnologia informatica è strapiena e che spesso complicano la vita all’utente invece di semplificarla. In questo senso i nomi dei nipotini di Zio Paperino, Qui, Quo e Qua, aiutano a ironizzare sul paradosso della tecnologia. 😉
Finalmente posso lasciarmi alle spalle la vetusta struttura del vecchio blog e iniziare a usare la nuova grazie alla piattaforma WordPress, potente e flessibile allo stesso tempo.
Grazie al plug-in Gengo ad esempio scrivo i post sia in italiano che in inglese, e poi l’utente visualizza in automatico solo quelli della lingua del proprio browser. Potete leggere il post nell’altra lingua cliccando sul link nell’elenco a destra che mostra i post più recenti.
Per non parlare dell’organizzazione in categorie dei vari post, sei al momento: Como, Euro coins, Mobile, Net-Tailor, Personale, Software e Vespatour 2006, oppure della possibilità di sfogliare l’intero archivio di 240 post, mese per mese, fino al primo scritto il 16 Luglio 2003 o cercare una parola specifica in tutto il blog.
Non meno importante è la possibilità di scrivere commenti. Finalmente potete mettere un freno alla mia linguaccia quando le sparo grosse! 😳
O più semplicemente potete dire la vostra su un argomento di vostro interesse. Il confronto è il sale della comunicazione, anche se siamo tutti un pò rimbambiti da troppa TV, cellulari e da Internet stessa. 😉
Ci sono ancora dei ritocchi da fare alla grafica del tema e nuove pagine da inserire, ma è un pò come traslocare in una nuova casa dopotutto: una cosa per volta è anche più divertente.
Grazie per la visita! Spero tornerete perché apprezzate il contenuto del blog e non solo il contenitore, WordPress, che è davvero comodo e rende il blog facilmente fruibile.
Per farlo potreste tenere a mente l’indirizzo – ma è provato, non funziona bene -, oppure iscrivervi al servizio di notifica degli aggiornamenti. Potete anche usare il feed RSS, al quale dedicherò prossimamente una spiegazione a parte.
Ho già una decina di bozze di post al vetriolo da pubblicare nei prossimi giorni… Brrr…Rabbrividiamo!*
*Citazione di Marina Massironi, la nota attrice comica.
Il Sarto Virtuale di Cernobbio su Rai Due
Scritto da Albegor in Como, Net-Tailor, Software il novembre 23, 2006
Ecco il filmato del servizio realizzato per la rubrica Non Solo Soldi del TG2 che ha come protagonista Il Sarto Virtuale di Cernobbio, questo personaggio quasi mitologico che si perde tra le nebbie del Lago di Como… 
Ormai mi sono abituato anch’io a chiamarlo così come l’ha chiamato la stampa finora, anche se in realtà in sartoria si preferisce il riferimento preciso alla Sartoria Orefice per una questione di ritorno di immagine.
Ma forse è meglio così, la gente ricorda più facilmente la storia del sarto virtuale che prende le misure con una telecamera via Internet.
Il servizio in TV ha galvanizzato tutti in sartoria e nel video, oltre al personale al lavoro mentre Cleto Orefice mostra il funzionamento del sistema, sono visibile anche io nella registrazione che gira sul monitor di sinistra.
Abbiamo salvato quella registrazione mentre facevo le prove per l’abito che hanno realizzato ( scolpito è la metafora più adatta 🙂 ) su misura per me.
Davvero un bel colpaccio pubblicitario per la sartoria e le persone coinvolte nel progetto.
Buona visione!
Il Futuro è il Sarto di Cernobbio
Scritto da Albegor in Como, Net-Tailor, Software il novembre 18, 2006
Un titolo del genere scelto per l’intervista a Raffaello Vignali, presidente della Compagnia delle Opere, pubblicato sulla rivista Business People di Novembre ,è emblematico e significa una sola cosa: il progetto di innovazione legato alla Sartoria Orefice di Cernobbio, che ho curato dall’inizio alla fine con la coordinazione del Centro Volta, è diventato un caso di successo! 🙂
Un esempio da seguire per le piccole imprese italiane che sentono tanto parlare di innovazione, vorrebbero partire con questi progetti, ma non sanno che pesci pigliare.
Non risparmio però una critica sulla frase: “Da noi non sarebbero potuti esistere né Hewlett e Packard né Bill Gates, perché in Italia uno se apre un’azienda in un garage arriva l’Asl e la fa chiudere“… un cliché spesso utilizzato per nascondere i veri problemi della nuova imprenditoria legata all’ICT.
L’intervista a Vignali verte infatti sull’analisi delle problematiche che il tessuto imprenditoriale italiano deve affrontare per percorrere la difficile strada dell’innovazione al fine di mantenere la competitività del prodotto Made in Italy in un mercato globalizzato, nonché dei benefici che se ne possono trarre nel momento in cui un progetto di innovazione giunge a buon fine, portando come esempio il “Sarto di Cernobbio“, sebbene nell’articolo il progetto venga descritto in maniera generica e con qualche errore sul funzionamento del sistema.
Funzionamento che è stato invece bene illustrato da Cleto Orefice giovedì mattina quando una troupe della Rai, capeggiata dalla giornalista Sandra Cecchi, si è recata in sartoria per realizzare un servizio per la rubrica Non Solo Soldi del TG2, rubrica che va in onda dal lunedì al venerdì alle 10:30 su Rai Due.
Il servizio televisivo avrà breve durata, ma sarà la prima volta che verrà mostrato pubblicamente il sistema. Da non perdere per capire come una sartoria che lavora nello stesso modo da ben 5 generazioni abbia imparato a usare PC e Internet non solo per semplificare il proprio lavoro, ma anche per aumentare il proprio volume d’affari con prospettive di cui probabilmente non ci si rende ancora conto.
Sebbene sia più ferrato con le texture che con i tessuti ;), ormai potrei quasi dire di essere un “sarto” anch’io se considerate l’analogia del lavoro artigianale di cui ho già scritto sul blog, percui sarà un piacere seguire da vicino gli sviluppi della Sartoria Orefice.
in_rete 2006miniartextilcomo
Sembra quasi uno scioglilingua e in effetti mi riesce difficile pronunciare correttamente il nome che hanno scelto per l’esposizione comasca dedicata all’arte tessile contemporanea, giunta alla 16a edizione. Quest’anno sono ben 11 le locazioni sparse per Como dedicate alla mostra.
L’allestimento più ricco è quello all’interno dell’ex-chiesa di San Francesco, in cui accanto ad alcune opere davvero suggestive quale l’esercito di rane di seta che sembrano scendere da una delle pareti della navata destra, c’è una sezione dedicata alla Net Art curata da Domenico Quaranta, nella quale i fili che compongono i tessuti virtuali sono generati da algoritmi software. Non a caso hanno aggiunto in_rete al titolo della mostra.
L’abside è occupata da una struttura metallica sospesa sulla quale sono posti 54 minitessili, tra i quali spicca Protocolli di Rete, il globo in midollino realizzato da Ilaria Giussani, una amica che lavora al Museo della Seta e che di recente ha ricevuto il Premio Arte 2006.
Proprio al museo Ilaria mi ha concesso di fotografare l’installazione Cibo per lo Spirito di Anna Moro-Lin & Verdeaqua che vedete qui sotto. Davvero creativa e originale la mise en place sulla tavola, mentre Ilaria preferisce i lavori di Marie Rose Lortet, esposti anch’essi al museo.
Imponente è l’opera di Akio Hamatani presso la tessitura. Sembra quasi lo scafo di una grande nave sospesa sull’acqua… sarà una sorta di arca pronta a salpare per portar via tutte le bestie che girano per Como? 😉
Non vi dico di più per lasciarvi la curiosità di visitare la mostra.
Troppo spesso infatti sembra che i comaschi ignorino eventi di questo tipo e a causa del fattore “tanto ci posso andare quando voglio” si finisce col procrastinare la visita fino a farsi sfuggire l’occasione.
C’è tempo fino al 12 Novembre.
Dopo questo collegamento tra arte tessile e grafica digitale la prossima volta che mi capiterà di spiegare cos’è una texture userò la metafora della tessitura dei pixel! 🙂
Motoraduno al Ghisallo
Una bella giornata di sole ha graziato alcune migliaia di motociclisti che si sono dati appuntamento a Magreglio, nei pressi del santuario della Madonna del Ghisallo, un luogo per me molto caro in quanto legato ai giorni del campeggio estivo trascorsi in quella zona durante l’adolescenza. E’ stato anche il mio primo raduno insieme agli amici del Vespa Club Como.
Siamo partiti la mattina presto dal punto di ritrovo a Como e abbiamo raggiunto Magreglio sfilando insieme alle centinaia di motociclisti già arrivati sul posto. Ci siamo spostati poi a Civenna dove si è celebrata la commemorazione ai caduti del motociclismo.
La moto che mi ha colpito di più è stata una splendida Moto Guzzi del 1929.
Volevo vedere anche il Museo del Ciclismo da poco inaugurato vicino al santuario. Una struttura nuova e ben allestita, ma il costo del biglietto è stato a dir poco scoraggiante: un paio di Euro in meno rispetto a quello per i Musei Vaticani o per la Galleria degli Uffizi, prenotazione compresa. Con tutto il rispetto per la storia del ciclismo (utilizzo ancora una bici da corsa che ha più anni di me ;)) dubito che ci fosse la sindrome di Stendhal ad attendermi all’uscita di quel museo…
Al ritorno ho percorso un tratto di strada in mezzo ad un gruppo di motociclisti sulle Harley, quasi una sorta di provocazione dopo la lettera che ho scritto al quotidiano locale su Clooney e la sua moto.
Chissà, magari c’era anche lui tra i 4000-5000 motociclisti di quella giornata! 

